mediven® forte
Calze compressive per gravi disturbi venosi- Elevata pressione di lavoro per le indicazioni severe
- Freschezza igienica con effetto antibatterico
- Estremamente elastiche e particolarmente antiscivolo
La calza mediven a maglia circolare più resistente
Massima stabilità della compressione per tutta la giornata, elevata pressione di lavoro per un’azione in profondità e un’estrema resistenza.
Terapia affidabile nelle indicazioni gravi, soprattutto patologie venose in stadio avanzato, ulcere e linfedemi.
- Disponibile nelle classi di compressione 2 e 3
- Varianti disponibili (vedere “modelli”, a sinistra)
- Colori standard e nero
- Sistema brevettato Climafresh per un’igienica freschezza nelle gambe, con effetto antibatterico
- Clima Comfort, per un’elevata azione traspirante e un efficace bilanciamento della temperatura
- La calza biestensiva senza cuciture è estremamente elastica e anti-scivolo.
Calza compressiva a trama tubolare o piatta per la compressione degli arti inferiori, impiegatoa principalmente nel trattamento di malattie del sistema vascolare venoso o e linfatico.
Indicazioni*
- Malattia venosa cronica stadi C0s - C5 secondo CEAP
- Fase iniziale dopo terapia varicosa
- Insufficienza venosa funzionale dovuta all'obesità
- Problemi di congestione ed edema durante la gravidanza
- Edema da riperfusione post-operatoria
- Edema post-traumatico, post-operatorio, occupazionale, edema indotto da farmaci
- Edema dovuto all'immobilità
- Trombosi venosa superficiale
- Trombosi venosa profonda della gamba
- Condizioni successive alla trombosi, sindrome post-trombotica
- Profilassi della trombosi nei pazienti mobili
- Dermatosi infiammatorie delle gambe
- Nausea e vertigini in gravidanza
*La scelta delle calze compressive ideali dipende dalle indicazioni e dalle esigenze individuali dei pazienti.
Le calze compressive medicali non devono essere indossatie nei seguenti casi:
- Arteriopatia periferica occlusiva avanzata (in presenza di uno dei seguenti parametri: ABI < 0,5, pressione arteriosa della caviglia < 60 mmHg, pressione all’alluce < 30 mmgH o TcPO2 < 20 mmHg sul dorso del piede). Se si fa uso di materiali anelastici, è possibile tentare una terapia compressiva anche con una pressione arteriosa della caviglia compresa tra 50 e 60 mmHg, sotto stretto controllo clinico.
- Insufficienza cardiaca scompensata (classe NYHA III+ IV)
- Flebite settica
- Flegmasia cerulea dolens
Nei seguenti casi la terapia appropriata dovrebbe essere decisa dopo aver preso in considerazione eventuali rischi e benefici e dopo aver scelto l’indumento compressivo più adatto:
- Dermatite essudante grave
- Intolleranza al materiale compressivo
- Forte parestesia degli arti
- Neuropatia periferica avanzata (ad esempio correlata al diabete mellito)
- Poliartrite cronica primaria
In caso di dubbi o di presenza di uno o più dei suddetti fattori, si prega di consultare il proprio medico o un operatore sanitario di fiducia.